Al via il Piano Mirato di Prevenzione nel florovivaismo. Lo approvano categorie interessate, associazioni e aziende del settore nell'interesse degli operatori e della comunità
Scritto da Daniela Ponticelli
Incontro a Pistoia (nel presidio San Jacopo) sul Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura presentato dalla Asl, alle categorie interessate, associazioni e aziende. Il Piano prevede l'avvio di iniziative in particolare per quanto riguarda l'utilizzo dei prodotti fitosanitari nel comparto florovivaistico.
L'iniziativa, che si è svolta nei giorni scorsi, ha visto una grande partecipazione di quanti operano nel settore del florovivaismo, che hanno dichiarato il proprio apprezzamento per il Piano Mirato che risponde ad una necessità sentita nel comprensorio.
L’evento è stato introdotto dai saluti della Regione; a seguire l’intervento del servizio di epidemiologia della ASL Toscana Centro che ha presentato conoscenze di letteratura ed i risultati degli studi effettuati anche nel territorio della provincia pistoiese sull’uso di fitofarmaci.
Tra i prodotti di maggior uso nel comparto vivaistico pistoiese c’è il glyphosate: sul diserbante proseguiranno gli studi con il progetto Vivai e Salute, che si propone di studiare l’esposizione e gli effetti sulla salute dei lavoratori agricoli e della popolazione generale esposta per contiguità ai fattori di rischio (fitofarmaci).
Il progetto, lanciato alcuni fa, ha avuto una battuta d’arresto con il Covid; l’attività ripartirà con una ricognizione degli infortuni e malattie professionali nel florovivaismo, l’aggiornamento degli studi sulla popolazione e la georeferenziazione di abitazioni e orti con aiuto della modellistica ARPAT e la collaborazione al Piano Mirato di Prevenzione sull’Agricoltura.
I Piani Mirati di Prevenzione, sono una novità del Piano Regionale di Prevenzione disceso dall’omonimo Piano Nazionale; si sviluppano su più anni (quinquennio 2020-25) e rappresentano un modello territoriale partecipativo di assistenza e supporto alle aziende nella prevenzione del rischio per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Tali Piani si sviluppano in più fasi e attività (realizzazione di una Buona Pratica e di una Check list, presentazione alle aziende coinvolte nel progetto, condivisione con le istituzioni e le parti sociali, formazione, assistenza ecc.) e sono caratterizzati da azioni trasversali (intersettorialità, formazione, comunicazione, equità) con associati indicatori di monitoraggio.
Nella ASL Toscana centro il Piano Mirato in Agricoltura si rivolge specificamente al settore del Florovivaismo con l’obiettivo di supportare e assistere le imprese nella gestione dei rischi. Le attività previste prevedono la diffusione alle imprese delle Buone Prassi e delle schede di autovalutazione che le aziende dovranno compilare sulla piattaforma dedicata in forma anonima. I risultati serviranno ad orientare la formazione rivolta agli operatori e alle figure della prevenzione che dovrà essere organizzata ed effettuata nell’anno.
Gli interventi all'incontro sono stati numerosi: Confagricoltura, CIA, Coldiretti, Vivaisti Italiani, Confartigianato e associazioni sindacali che hanno dichiarato interesse per l’iniziativa che viene a rispondere ad un bisogno di confronto diffusamente sentito e hanno dato loro disponibilità all’attuazione del Piano.
Erano presenti e sono intervenuti anche i consulenti di aziende florovivaistiche che hanno presentato un approccio alla valutazione del rischio da fitofarmaci utilizzando una metodologia proposta da EFSA ((autorità europea per la sicurezza alimentare).
Una grande azienda del territorio ha portato la propria esperienza, illustrando soluzioni tecniche interessanti nel trattamento delle piante con prodotti biologici di ultima generazione ed altre soluzioni tecniche di “Buona pratica” per la realizzazione di “vivai ecosostenibili”.
Un ultimo contributo sul rischio chimico nell’uso dei prodotti fitosanitari ha chiuso gli interventi.
Nella discussione è intervenuto anche il presidente dell’ANMIL per sottolineare l’importanza delle malattie professionali su cui l’associazione è molto impegnata. A questo proposito l’Epidemiologia della Ausl ha chiarito che la Regione Toscana ha recentemente costituito il Sistema Regionale Prevenzione Salute (SRPS) e la relativa Task Force tecnico-scientifica coordinata dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Toscana Centro per gestire le criticità ambientali e climatiche nell’intero territorio regionale.