Comunicato stampa Toscana Notizie
Il maltempo ha creato disagi anche in alcuni ospedali, Prato e Pontedera soprattutto. La situazione al termine della mattina di venerdì era già risolta a Pontedera in provincia di Pisa. Rimaneva più critica al Pronto soccorso di Prato, dove, a causa dei locali allagati dalla pioggia e soprattutto degli ascensori tuttora fuori uso, le ambulanze del territorio da ieri sono dirottate sugli ospedali vicini, verso Firenze ma anche Pistoia. In uno spazio comunque rimasto asciutto, fin dalla nottata, è stata attrezzata una zona di triage e nessuno tra quanti sono arrivati con il proprio mezzo al pronto soccorso è stato mandato indietro.
L’acqua ha invaso nella serata di giovedì prima il sottosuolo e il corridoio interrato, rendendo inutilizzabili gli ascensori. Poi si è allagato pure parte del piano terra, dove c’è per l’appunto il Pronto soccorso.
I tecnici per tutta la notte sono stati al lavoro per ripristinare locali e servizi e poter riprendere le attività. Sul posto stamani si è recato l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini. Nella notte era passato il presidente Giani. Durante l’emergenza sono state mantenute aperte gran parte delle attività ambulatoriali, l’attività chirurgica in urgenza, i parti e il day hospital oncologico. Per la dialisi sono state garantite le urgenze. Il fatto di avere gli ascensori fuori uso, per via dei locali tecnici ancora allagati, non permette però al momento di tornare alla piena operatività.
Nel territorio dell’Asl Toscana Centro si sono registrati disagi anche nell’ospedale del Mugello, dove con un’unica sala operatoria agibile sono stata garantite solo le urgenze e bloccata l’attività programmata (oncologia esclusa). Qualche infiltrazione in una sala operatoria anche all’ospedale San Giovanni di Dio tra Firenze e Scandicci: il problema non ha creato però problemi alla programmazione degli interventi.
Chiamate al 112
Durante l’emergenza la centrale operativa del numero unico di emerenza 112 ha gestito 15.971 chiamate, dalle 16 di giovedì pomeriggio (2 novembre) fino alle 13 di venerdì. Nel 75 per cento dei casi si è trattato di richiesta di intervento dei vigili del fuoco, il 15 per cento per emergenze sanitarie e il resto chiamate alle forze dell’ordine.
D’accordo con i comandi dei vigili del fuoco, è stata la centrale a filtrare le chiamate prioritarie, pari a 1230 segnalazioni, in modo da meglio gestire gli interventi nelle zone maggiormente colpite dal maltempo.