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L’infermiere di oncologia Lorenzo Burgio al 5° Convegno Infermieristico Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta

Si è concluso con successo Il 5° Convegno Infermieristico della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta 2019 che si è tenuto lo scorso 4 Ottobre presso la Banca Popolare di Novara, dal titolo: “GLI INFERMIERI PER LA RETE, LA RETE PER GLI INFERMIERI – Comunicazione e continuità nel progetto di cura”.
Il programma del Convegno prevedeva di mettere a confronto più realtà della Rete Oncologica italiana su temi quali: modelli organizzativi, punti di forza, criticità e proposte. Sono intervenuti i rappresentanti della Rete Oncologica della Liguria, Lombardia, Piemonte-Valle d’Aosta, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.
E mentre la Rete Oncologica Piemontese pensa già a dove organizzare il 6° Congresso, l’augurio da parte dell’Azienda è che sempre più infermieri, attori della Rete Oncologica Toscana, possano partecipare ad eventi come questo per portare il proprio contributo.
In rappresentanza della Rete Oncologica Toscana ha partecipato l’infermiere di oncologia Lorenzo Burgio che lavora nell’Ospedale S. M. Annunziata di Firenze, dove ha sede la Direzione del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL Toscana Centro, e che abbiamo intervistato.

“Veramente un’esperienza importante e un Convegno che ha messo in luce la professione infermieristica come tassello fondamentale per la lotta ai tumori in Italia - racconta Burgio - La Rete Oncologica Toscana e quella del Piemonte-Valle D’Aosta rappresentano insieme una realtà d’eccellenza, storicamente più consolidata, nel panorama oncologico. Dal Convegno questo è emerso con chiarezza. Ma il fermento è ovunque come hanno dimostrato gli interventi dei colleghi delle altre regioni. La Rete non ha confini geografici, è solo il modo per rispondere a pieno alla richiesta d’aiuto del cittadino in ambito oncologico. La presenza, dall’inizio alla fine, del Direttore della Rete Oncologica Piemontese, il dottor Bertetto, ha motivato al massimo i lavori del Convegno e le sue parole rimarranno da stimolo per continuare il lavoro intrapreso in ogni singola realtà”.

Quindi serve incontrarsi?

“Il nostro lavoro si basa sull’incontrare i bisogni degli altri e pianificare percorsi per dare risposte adeguate a quei bisogni. La Rete è questo. Ma la Rete esiste grazie alla capacità che gli operatori hanno di comunicare tra loro, scambiarsi idee ed esperienze e motivarsi a vicenda, con modalità polifunzionale e multidisciplinare. Non saremmo in grado di incontrare alcun bisogno se non si fosse prima in grado di incontrarsi tra di noi”.

Vorrebbe ringraziare qualcuno per questa esperienza?

“Sicuramente gli organizzatori del Convegno, per l’invito. Ma, come già espresso in sede congressuale, anche il dottor Paolo Zoppi, la dottoressa Luisa Fioretto e il prof. Gianni Amunni, rispettivamente per la AUSL Toscana Centro direttore del Dipartimento di Assistenza infermieristica, ostetrica e sanitaria, direttore del Dipartimento Oncologico, Direttore dell’ISPRO, che governa la Rete Oncologica Toscana, perché mi hanno dato l’opportunità e il sostegno per partecipare a questo importante evento”.