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La chirurgia pancreatica

I principali interventi

Esistono diverse procedure chirurgiche che coinvolgono il pancreas e la più adatta viene scelta in base alla localizzazione, all’estensione ed alla tipologia della neoplasia. Anche le condizioni cliniche generali e le comorbidità del paziente possono fare da ago della bilancia nella scelta del tipo di intervento considerate le diverse conseguenze cliniche e possibili complicanze peculiari di ciascuna procedura.

Esistono diverse procedure chirurgiche che coinvolgono il pancreas e la più adatta viene scelta in base alla localizzazione, all’estensione ed alla tipologia della neoplasia. Anche le condizioni cliniche generali e le comorbidità del paziente possono fare da ago della bilancia nella scelta del tipo di intervento considerate le diverse conseguenze cliniche e possibili complicanze peculiari di ciascuna procedura.

Duodenocefalopancreatectomia

E' l’intervento più comune per il tumore del pancreas. Consiste nell’asportazione della “testa” del pancreas, ovvero la porzione di pancreas strettamente adesa al duodeno, unitamente alla asportazione del duodeno, della colecisti, della parte terminale del dotto biliare (coledoco) e, in alcuni casi, di una porzione di stomaco (procedura di Whipple); questi organi sezionati poi vengono anastomizzati (ricongiunti) a un tratto dell’intestino tenue così da ristabilire la continuità del tubo digerente. Anche i linfonodi regionali vengono asportati per la stadiazione completa della malattia. A fine intervento solitamente vengono posizionati dei tubi di drenaggio di piccole dimensioni che hanno funzione sia terapeutica che diagnostica e che vengono rimossi con tempistiche diverse in base all’andamento della degenza post-operatoria. Si tratta di un intervento complesso e delicato, che è talora seguito da complicanze; la più frequente è rappresentata dalla fistola pancreatica (fuoriuscita di secreto pancreatico dalla anastomosi pancreatico-digiunale, complicanza che si verifica in circa il 15-20% dei casi e che talora, seppur assai raramente, può comportare la necessità di un nuovo intervento chirurgico). Altre complicanze possono essere il sanguinamento o la deiscenza delle anastomosi bilio-digestiva o gastro-digiunale. Anche i vasi sanguigni sezionati possono andare incontro al sanguinamento o alla formazione di pseudoaneurismi. La perdita di circa il 7% del peso corporeo è frequente dopo questo intervento, mentre un diabete di nuova insorgenza compare solo raramente. A distanza di circa 6 mesi dall’intervento, la grande maggioranza dei pazienti è in grado di recuperare la propria normale vita quotidiana, senza sostanziali variazioni nella qualità di vita. 

 anastomosi

 

 

 

Ricostruzione dopo Duodenocefalopancreatectomia

  1. ansa digiunale per anastomosi pancreatico-digiunale ed epatico-digiunale
  2. arteria epatica propria
  3. vena mesenterica superiore
  4. arteria mesenterica superiore
  5. corpo pancreatico anastomizzato all’ansa digiunale
  6. letto della colecisti (dopo colecistectomia)
  7. anastomosi duodeno-digiunale (intervento di Longmire-Traverso)
  8. linea di sezione gastrica in caso di intervento di Whipple
  9. area precedentemente occupata da testa pancreatica e “C” duodenale

Fonte: Postpancreatectomy hemorrhage (PPH)–An International Study Group of Pancreatic Surgery (ISGPS) definition 

Moritz N. Wente, MD,a,* Johannes A. Veit, MD,a,* Claudio Bassi, MD,b Christos Dervenis, MD,c Abe Fingerhut, MD,d Dirk J. Gouma, MD,e Jakob R. Izbicki, MD,f John P. Neoptolemos, MD,g Robert T. Padbury, MD,h Michael G. Sarr, MD,i Charles J. Yeo, MD,j and Markus W. Büchler, MD,a Heidelberg, Germany; Verona, Italy; Athens, Greece; Poissy, France; Amsterdam, The Netherlands; Hamburg, Germany; Liverpool, United Kingdom; Adelaide, Australia; Rochester, Minn; Philadelphia, Pa 

Pancreatectomia distale (o sinistra)

Spesso effettuato con tecnica mini-invasiva laparoscopica: nei casi in cui la neoplasia sia localizzata nella porzione distale del corpo pancreatico o a livello della coda del pancreas. Consiste nell'asportazione della metà sinistra del pancreas eventualmente insieme alla milza che ne risulta in stretta adiacenza. Non altera l'integrità del tubo digerente. Anche in questo caso il rischio di fistola dalla sezione pancreatica è presente.   

Pancreatectomia totale

Consiste nell’asportazione di tutto il pancreas insieme alla colecisti, al duodeno ed, in alcuni casi, a una porzione di stomaco, al coledoco distale, alla milza e ai linfonodi regionali. Questo tipo di intervento viene eseguito in caso di tumori multifocali o comunque diffusi a tutto l’organo. Dopo questo intervento il rischio di fistola pancreatica è nullo in quanto, in assenza di organo, è annullata la secrezione pancreatica.

Enucleoresezione

In caso di alcuni tumori di piccole dimensioni, come i tumori neuroendocrini, è possibile eseguire invece l’enucleazione del nodulo tumorale risparmiando il tessuto pancreatico sano.