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Ospedale San Giuseppe di Empoli

Anestesia e rianimazione

 anestesia e rianimazione

 anestesia e rianimazione

Direttore

Rosario Spina

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Coordinatori e segreteria

Coordinatore Infermieristico Terapia Intensiva:  

Salvadori  Lucia  0571 706300

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Coordinatore Infermieristica Blocco Operatorio:

Marfella Francesca 0571 706894

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Coordinatore Infermieristico Poliambulatorio:

Gini Chiara 0571 706883

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Coordinatore Infermieristico  Ambulatori Antalgica ed Agopuntura:

Vezzani Suria 0571 878395

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Coordinatore infermieristico Vascular Access Team: 

 Fiorini Ilaria 0571706807

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Segreteria Vascular Access Team:

Culotta Lucia  0571705601

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Anestesia

L’attività si articola nella gestione perioperatoria dei pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico.

Il comparto operatorio dell’ospedale è ubicato al primo piano del blocco A, sopra il reparto di Terapia Intensiva.

Al suo interno si trovano sette sale operatorie, di cui una adibita agli interventi chirurgici urgenti e le altre sei  alla esecuzione di interventi chirurgici programmati delle varie specialità chirurgiche: Chirurgia Generale, Chirurgia Senologica, Chirurgia Vascolare, Urologia, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Ortopedia e Traumatologia.

All’interno del comparto si trovano anche la  “Sala di Preparazione” e la “Sala di Risveglio o Recovery Room”.

All’ingresso nel comparto operatorio il paziente viene accolto dall’infermiere e dall’anestesista nella Sala di Preparazione, dove vengono eseguite le procedure necessarie prima di entrare nella sala operatoria di destinazione (posizionamento di accesso venoso, anestesia periferica quando prevista, infusione  di antibiotici).

Dopo l’intervento chirurgico, all’uscita dalla sala operatoria, il paziente viene accolto nella Sala di Risveglio (Recovery Room), dove viene controllato, di solito per  30-60 minuti,  mediante monitoraggio dei parametri vitali e sorveglianza clinica, fino a stabilizzazione.

PACU (Post Anesthesia Care Unit)

Talvolta, per pazienti più fragili o dopo un intervento chirurgico complesso, può esser necessaria una permanenza più lunga  in Recovery Room , dove infermieri ed anestesisti dedicati si occupano dell’osservazione e la stabilizzazione prima della dimissione verso il reparto di degenza. Qui il paziente, oltre al monitoraggio clinico e strumentale, potrà essere sottoposto ad indagini diagnostiche  (ECG, Rx), ad esami di laboratorio, a trattamento medico (trasfusioni ematiche, antibiotici, antidolorifici, ecc).

La durata della permanenza del paz in PACU varia in base alla tipologia di intervento, alle tecniche anestesiologiche usate ed alla presenza di eventuali complicazioni. Soltanto quando le condizioni del paziente saranno stabilizzate (ripresa dello stato di coscienza e/o controllo dell’agitazione, mantenimento della pervietà delle vie aeree, buona saturazione con o senza somministrazione di ossigeno, pressione arteriosa stabile, buon controllo del dolore, assenza di nausea e vomito, recupero dell’attività motoria) il paz può essere dimesso presso il reparto di degenza.

Al fine di valutare e verificare le condizioni del paziente per la dimissione vengono utilizzate delle scale a punteggio che documentano la raggiunta stabilizzazione

NORA  (Non Operating Room Anesthesia)

Il gruppo degli anestesisti si occupa anche della sedazione ed analgesia in ambienti diversi dalla sala operatoria , al fine di effettuare indagini e procedure diagnostico-terapeutiche invasive senza dolore e con minor impatto psicologico per il paziente.

Le procedure terapeutiche e le indagini diagnostiche si possono eseguire in NORA sia in pazienti ricoverati in regime di day hospital, che di day surgery o, più semplicemente, in regime ambulatoriale e riguardano soprattutto procedure endoscopiche (esofagogastroscopia, colonscopia, broncoscopia) e di radiodiagnostica (RMN e TC) in elezione e possono essere programmate al momento della prenotazione.

Inoltre può essere richiesta analgesia e/o sedazione  in regime di urgenza negli ambienti del PS per procedure come la cardioversione elettrica o la riduzione incruenta di fratture e lussazioni

Ambulatorio Preospedalizzazione

Cos'è la preospedalizzazione?

E' un servizio che consente di concentrare in una sola giornata gli esami, le visite e le pratiche amministrative finalizzate a stabilire l'idoneità a sostenere un intervento chirurgico programmato.

I vantaggi di questo percorso sono molteplici

-             per l’Utenza:

  • azzeramento delle giornate di degenza in attesa di intervento;
  • ottimizzazione dei tempi per l’esecuzione degli esami necessari per l’intervento;

-             per l’Azienda:

  • riduzione dei tempi medi di ricovero;
  • ottimizzazione delle liste d’attesa;
  • programmazione delle liste operatorie

L’accesso alla Preospedalizzazione avviene in seguito alla richiesta del medico specialista che ha effettuato la visita durante la quale è stato ritenuto necessario l’eventuale intervento.

Il paziente viene convocato, in base alla patologia, direttamente dall’Ufficio Programmazione Chirurgica.

Il giorno della Preospedalizzazione vengono effettuati i seguenti accertamenti:

  • Prelievo ematico per gli esami di laboratorio
  • Elettrocardiogramma con controllo della pressione arteriosa
  • Eventuali indagini radiologiche previste a seconda del tipo di intervento
  • Visita anestesiologica.
  • Visita specialistica

Il medico anestesista, dopo aver preso visione degli esami già effettuati, può ordinare, se ritenuti necessari, ulteriori accertamenti o consulenze specialistiche; in tal caso il paziente dovrà recarsi di nuovo in ospedale nel giorno programmato.

Tutti gli accertamenti eseguiti in caso di intervento sono gratuiti in quanto rientranti nella omnicomprensività della tariffa a DRG.

L’Ambulatorio Anestesiologico di Preospedalizzazione è ubicato al terzo piano, Blocco B, stanza n 312.

Ambulatorio DAMA -PASS

Dal 2015 presso l’Ospedale di Empoli è stato creato un percorso di accoglienza ambulatoriale per persone con disabilità complesse, soprattutto cognitive, per le quale l’accesso alle cure e alle  procedure sanitarie può essere molto difficile per mancanza di collaborazione e per paura degli ambienti sanitari.  Questo  percorso ha preso spunto dall’esperienza iniziata nel 2000 a Milano, presso l’Ospedale S.Paolo, con la creazione di un ambulatorio e di una serie di percorsi sanitari adattati ai bisogni di persone con disabilità, nominato  “DAMA” (Disability Advanced Medical Assistance). Da questa prima esperienza è nata una rete di “Ospedali DAMA”, soprattutto in Italia settentrionale, alla quale ha aderito anche il nostro ospedale, primo in Toscana e in Centritalia.

Il nostro ambulatorio DAMA è gestito da una equipe multidisciplinare (medico internista, medico anestesista, chirurgo, infermiere case-manager) che accoglie la persona con disabilità in un percorso a 360°, adattato ai bisogni del paziente, comprensivo di sedazione per le persone non collaboranti, che altrimenti non potrebbero usufruire degli accertamenti diagnostici e delle cure necessarie per la loro salute.

 E’ ubicato al primo piano, nel setting 1C3, all’interno del Day Service, ed è attivo tutti i giovedì. Grazie alla formazione e alla informazione  operata dall’equipe DAMA, i pazienti che necessitano di ricovero in reparto di degenza o di interventi chirurgici seguono  dei percorsi adattati all’interno di tutto il nostro ospedale.

Esiste inoltre da molti anni il  percorso di “Odontoiatria Speciale”, ramo importantissimo del  DAMA, con la possibilità di eseguire le cure odontoiatriche in anestesia generale in sala operatoria. 

Dal 2018 la Regione Toscana ha dato l’avvio ad un progetto per la cura delle persone con disabilità, al quale è stato dato il nome di PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali).

Da allora il  nostro ambulatorio si chiama DAMA-PASS.

Per  accedere alle cure presso il nostro ambulatorio si può usufruire del  Portale PASS della Regione Toscana, oppure direttamente tramite telefono al numero 0571/706943 o mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Terapia intensiva

 All’interno dell’Ospedale san Giuseppe è presente un reparto di Terapia Intensiva Polivalente.

L’attività clinica della terapia intensiva si articola in :

  • Trattamento delle insufficienze d’organo nel paziente critico a causa di patologie caratterizzate da grave insufficienza respiratoria, insufficienza cardiocircolatoria di origine cardiaca e non, insufficienza multiorgano da shock settico, eventi cerebrovascolari acuti, sindrome post-arresto, politrauma
  • Monitoraggio clinico strumentale dei pazienti con patologie potenzialmente evolutive
  • Monitoraggio post-operatorio di interventi di   chirurgia maggiore
  • Monitoraggio post-operatorio di paziente di con importanti comorbilità
  • Attività di Emergenza-Urgenza e Consulenze nei reparti medici ed in PS per pazienti in fase critica di malattia

L’assistenza è garantita 24 ore su 24 da personale infermieristico e medico ed è basata sui più aggiornati protocolli di trattamento nazionali ed internazionali e sull’approccio multidisciplinare, al fine di ottenere la miglior cura per il paziente

L’Unità di terapia intensiva offre 12 posti letto (di cui 1 isolato per pazienti con patologia infettiva trasmissibile o immunodepressi) attrezzati con sistemi di monitoraggio dei parametri vitali,  sistemi per il monitoraggio emodinamico completo, sistemi di assistenza respiratoria meccanica in grado di assicurare varie forme di ventilazione  e il monitoraggio delle pressioni transpolmonari, sistemi di monitoraggio della PIC, sistemi di monitoraggio della profondità della sedazione,  sistemi di pompe infusionali per somministrare in modo preciso farmaci e sostanze nutrizionali.

Sono inoltre disponibili  trattamenti terapeutici altamente specialistici non erogabili in ambiente diverso dalla Terapia Intensiva, quali :

  • Inalazione di ossido nitrico
  • Trattamenti extracorporei di adsorbimento e rimozione delle citochine e/o tossine
  • Plasma-exchange
  • Trattamenti extracorporei di decapneizzazione

Questa Rianimazione partecipa ad un progetto nazionale, coordinato dall'Istituto Mario Negri di Milano e denominato "GIVITI" (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva) volto a valutare (in modo quanto più possibile oggettivo) e migliorare la qualità e la appropriatezza delle cure e dall' assistenza erogate in Rianimazione.

Attraverso il PROSAFE (PROmoting patient SAFEty and quality improvement in critical care) viene effettuata la raccolta dati sistematica dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva consentendo la valutazione continua delle performance del reparto stesso e l’integrazione dei dati con quelli provenienti da altre rianimazioni , in modo da poter migliorare continuamente lo standard assistenziale.

Sempre in collaborazione con l’Istituto Mario Negri l’equipe medica è periodicamente coinvolta in studi scientifici e progetti  al fine di elaborare nuovi protocollo di trattamento e strategie terapeutiche

La Terapia Intensiva partecipa al progetto regionale e nazionale  “Rianimazione aperta” che mira a favorire la presenza dei familiari in modo da “riportare al centro dell’attenzione la persona ricoverata nella sua interezza, fatta di affetti e relazioni” . Pertanto l’accesso al reparto è consentito dalle ore 12 alle ore 24, fatto salvo invitare i familiari ad uscire in determinati momenti per urgenze o procedure.

Il reparto è anche luogo di didattica e formazione per gli specializzandi delle scuole di Formazione in Anestesia e Rianimazione e Medicina d’urgenza in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, nonché colleghi di altre specialità che vogliano approfondire le proprie conoscenze.

Psicologia Clinica

All’interno del percorso assistenziale in Terapia Intensiva è disponibile un sistema di Sostegno Psicologico rivolto sia al paziente che ai familiari attraverso la presenza di uno Psicologo Clinico che partecipa al briefing di reparto ed interviene in casi di situazioni particolarmente delicate sia per quanto riguarda la comunicazione con i familiari, sia per quanto concerne il sostegno agli stessi per  l’elaborazione  di eventi particolarmente stressanti o lutti.

Il reparto è anche luogo di didattica e formazione per gli specializzandi delle scuole di Formazione in Anestesia e Rianimazione e Medicina d’urgenza in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, nonché colleghi di altre specialità che vogliano approfondire le proprie conoscenze.

Follow-up Post-Intensivo

Da alcuni anni è operativo l’Ambulatorio per il follow-up dei paziente ricoverati in Terapia Intensiva in quanto l’ottimizzazione del recupero è parte integrante della mission della Terapia Intensiva..

Il servizio è rivolto ai pazienti ricoverati presso la nostra TI per un periodo superiore ai 5 gg, prevede una visita ambulatoriale dopo 3 mesi, 6 mesi fino a 1 anno dalla dimissione dal nostro reparto. Il servizio permette di valutare, misurare e ottimizzare, ove possibile, il recupero sia funzionale che psicologico del paziente dopo l'esperienza traumatica del ricovero. Il supporto psicologico è rivolto anche ai familiari, che possono accedervi durante tutto il periodo previsto per il follow-up del loro caro.

Il team del follow-up contatta direttamente  i pazienti o i care-giver e li invita alla visita. Qualora il paziente non possa essere trasportato viene somministrato un questionario telefonico.

Per eventuali informazioni il riferimento è il coordinatore infermieristico 0571 706300 la mattina del lunedì e del venerdì.

Continuità Assistenziale del Paziente Tracheostomizzato a Domicilio

L’equipe garantisce un servizio domiciliare per i pazienti tracheostomizzati rientrati al proprio domicilio sia in respiro spontaneo sia con ventilatore domiciliare. Il medico rianimatore si reca a casa del paziente coadiuvato dall’infermiere del territorio di riferimento per le problematiche di sostituzione della cannula, valutazione delle condizioni generali del paziente e gestione di accessi venosi centrali.

Qualora vengano riscontrate problematiche non risolvibili a domicilio, viene programmato un percorso ospedaliero in modo da effettuare in sicurezza la procedura.

Per il servizio il riferimento è l’infermiere di riferimento del territorio che si occupa di programmare la prestazione

Vascular Access Team

Nell'Ospedale di Empoli è attivo da molti anni il Vascular Access Team, un gruppo di profesionisti medici e infermieri specializzati nell'impianto e la gestione di ogni tipologia di dispositivo vascolare. Si effetuano impianti di dispositivi temporanei, tunnellizzati (da dialisi e non), totalmente impiantati (Port o Picc-Port), a medio e lungo termine come PICC e Midline. Impianti in pazienti con scarso patrimonio venoso, che hanno bisogno di terapie prolungate intermittenti o continue, o di terapie di sostituzione renale (Dialisi, plasmaferesi). Sono possibili consulenze specialistiche per il trattamento e la gestione di qualsiasi dispositivo già impiantato anche in altri ospedali.

L'impianto viene eseguito nell'ambulatorio dedicato VAT sito al pian terreno presso il polo endoscopico il lunedì, martedì e giovedì, in completa sterilità e con l'utilizzo di dispositivi e supporti elettronici all'avanguardia. E' garantito anche un percorso latex-free per le persone allergiche al lattice

Vi è inoltre un servizio di gestione (lavaggio. manutenzione e medicazione) di dispositivi già impiantati sia nel nostro ospedale che altrove.

Si può prenotare tramite l'applicativo CUP, oppure telefonando al numero 0571706807 o 0571705601.

Alcune FAQ sul parto senza dolore in ospedale

 1. E’ vero che una volta somministrato il farmaco nel catetere peridurale si può non muovere le gambe, non si sente più niente e non si riesce a spingere? 

 Con la peridurale le contrazioni vengono comunque percepite come contrazioni NON dolorose e poiché la sensazione tattile, pressoria e la motilità restano integre, la partoriente può assumere le posizioni che ritiene più opportune in accordo con l’ostetrica.

 2. Quale farmaco viene usato? 

È un anestetico locale tipo quello che utilizza il dentista e che, usato a concentrazioni molto basse, interessa solo le fibre nervose che conducono il dolore. La durata d’azione è di circa 60-90 minuti ma può essere ripetuto.

3. Quante volte si può ripetere la somministrazione? 

Non esiste un limite al numero di somministrazioni. La richiesta della partoriente, in assenza di controindicazioni ostetriche, ci guida nei rifornimenti successivi.

4. Il catetere epidurale dà fastidio o impedisce di stare sdraiate?

Non dà alcun fastidio. La sua presenza può essere sfruttata per coprire il dolore o fare anestesie vere e proprie in caso di taglio cesareo urgente o altre manovre operative.

5. A quale grado di dilatazione si può chiedere l’analgesia?

Non esiste un valore preciso. Il parere ostetrico e il sintomo dolore ci faranno da guida.

6. Il diabete è una controindicazione?

Assolutamente no. Anzi il controllo del dolore e dello stress favoriscono una stabilità dei valori glicemici.

7. Devo fare qualche esame, portare qualche richiesta o prenotare un appuntamento?

No, deve solo seguire questo percorso informativo e compilare il consenso informato magari facendosi aiutare dal medico curante o da un medico di sua fiducia. Se al momento del ricovero esprimerete il desiderio di volere usufruire dell’analgesia, il personale ostetrico controllerà che abbiate tutta la documentazione e gli esami in ordine e, eventualmente, provvederà a completare con esami prelevati al momento.

8. Cosa si intende per complicanze neurologiche?

Nel caso in cui nella zona di esecuzione della peridurale si formi un ematoma, si può avere un interessamento delle radici nervose lì presenti con sintomatologia variabile e che potrebbe richiedere un intervento neurochirurgico.

9. Sono affetta da una malattia…

In caso di patologie note contattateci tramite mail e indicate il modo, mail o telefono, tramite cui volete essere ricontattate.

10. Il consenso è vincolante?

No è una libera scelta. Il modulo di consenso stampato e firmato deciderete voi se e quando utilizzarlo.

11. Non capisco la lingua italiana…

Nel caso di barriera linguistica contattateci via e-mail; nel nostro ospedale è attivo un servizio di mediazione culturale per risolvere questa problematica.

12. La cardioaspirina è una controindicazione?

No.

13. Quanto tempo viene tenuto il catetere? La rimozione è dolorosa?

La rimozione è indolore e avviene, generalmente, subito dopo il parto. In casi selezionati può essere lasciato 24-48 ore.

14. Le eparine a basso peso molecolare (iniezioni sottocutanee) sono una controindicazione?

No, però è importante che ci indichiate dosaggi e orari di somministrazione poiché ci sono delle regole da rispettare per eseguire la peridurale.

15. Se si dovesse fare un cesareo d’urgenza come viene praticata l’anestesia?

Il catetere epidurale dell’analgesia può anche essere utilizzato per eseguire il taglio cesareo. Esistono però delle situazioni cliniche in cui potrebbe essere preferibile cambiare tecnica optando anche per un’anestesia generale. Nell’eventualità sarà sicuramente informata dai medici che la seguono sulla scelta più opportuna.

16. Quali sono i link utili per approfondimenti?

Di seguito i link per approfondimenti:

www.salute.gov.it

> www.siaarti.it