La SOSD Psicologia Ospedaliera (ex Psicologia della Salute nei Presidi Ospedalieri) è una struttura dipartimentale afferente alla Rete Ospedaliera. Nata nel luglio 2017 per volontà della Direzione aziendale per gestire, organizzare e coordinare l’attività degli psicologi che, con varie forme di collaborazione, prestavano servizio all’interno degli ospedali aziendali e intervenire in modo privilegiato nei Punti Nascita.
L’ intervento è di secondo livello e si caratterizza per essere tempodipendente in accordo con quelli dell’ospedale. Nell’affrontare la malattia ciò diviene ancora più rilevante e richiede, in ambito sanitario, un approccio globale al paziente. Qualsiasi malattia coinvolge l’intera vita di una persona e del suo ambiente familiare innescando processi psicologici di adattamento che vanno di pari passo all’evolversi della patologia e della cura. Tali processi di adattamento a loro volta possono incidere sul percorso di cura, ad esempio rispetto alla fiducia verso i curanti e la compliance ai trattamenti proposti. L’intervento psicologico in Ospedale è un tema di grande attualità, sia rispetto alle competenze professionali riconosciute allo psicologo dall’attuale normativa, sia rispetto agli obiettivi di salute indicati dal Piano Sanitario Nazionale in cui la psicoterapia rientra nei LEA. L'obiettivo è di considerare la persona nel suo insieme, mettendone in relazione il mondo interno con il mondo esterno, offrendo perciò ad ogni paziente, e ai suoi familiari, di fruire di un intervento psicologico e di essere sostenuti nelle difficoltà emotive legate alla diagnosi e alle terapie.
Lavorando attraverso la relazione, la psicologia si propone quindi di operare dei cambiamenti, nelle aree dell’espressione sintomatica, della sofferenza psichica e dei pattern comportamentali disfunzionali, promuovendo la crescita e lo sviluppo personale. In quest’ottica il paziente diviene “persona al centro della cura”, il che implica, spesso, la disponibilità a un lavoro interdisciplinare, a una revisione dei percorsi e, a volte, anche dei sistemi organizzativi. Le aree principali messe a fuoco nel percorso psicologico del paziente riguardano i vissuti e le reazioni alla malattia e all'ospedalizzazione, le emozioni, i comportamenti a rischio, lo stress management ed il trattamento precoce degli aspetti traumatici nell’ottica di una elaborazione dei vissuti e una riduzione del disagio emotivo.
Gli interventi devono essere mirati e focalizzati. Laddove la malattia slatentizza problematiche e disagi della persona, lo psicologo deve valutare i meccanismi difensivi del paziente, le risorse psicologiche e del contesto relazionale, l’eventuale sintomatologia psicopatologica.