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Apparecchiature di alta tecnologia donate al San Jacopo. Già in funzione per l’emergenza coronavirus e nel futuro serviranno per assistere ancora meglio i pazienti in terapia intensiva, nei setting ospedalieri, in blocco operatorio ma anche a domicilio

 

foto donazione 11 maggio

Scritto da Daniela Ponticelli

Sono in funzione all’ospedale San Jacopo, nuove apparecchiature di alta tecnologia per l’emergenza coronavirus e per rispondere sia adesso che nel futuro alle problematiche dei pazienti. Gli strumenti sono stati assegnati alla Terapia Intensiva e Anestesia, diretta dal dottor Leandro Barontini,  al Team infermieristico dedicato agli accessi vascolari, diretto da Moira Arcangeli e al Blocco Operatorio di cui è referente la dottoressa Alessandra Panchetti.   

 “La catena di solidarietà e vicinanza al nostro ospedale da un anno non si è mai interrotta – commenta la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio- e anche queste nuove apparecchiature sono di grande importanza per curare ancora meglio i nostri pazienti. Ringrazio i donatori, anche a nome della direzione aziendale, per il sostegno fattivo e i contributi  che generano innovazione nell’ospedale”.

La Banca Alta Toscana ha donato: una sonda ecografica wireless con Ipad che consente le ecografie per il posizionamento degli accessi venosi a media permanenza direttamente al letto del paziente ricoverato in qualsiasi setting dell’ospedale: il nuovo apparecchio, utilizzato dal Team infermieristico,: il Team, che fa riferimento alla struttura di Dialisi e Nefrologia di Pistoia, posizionerà gli accessi vascolari per i pazienti in tutti i setting ospedalieri, e quindi anche a coloro che non sono in trattamento dialitico e la stessa procedura è utile anche nell’assistenza territoriale, al domicilio dei pazienti sempre portatori di patologie che necessitano dell’accesso vascolare, al fine di evitare loro il disagio di recarsi in ospedale; un Ventilatore polmonare Hamilton T1 per la ventilazione dei pazienti con grave insufficienza respiratoria anche durante eventuali spostamenti sanitari, “in pratica -spiega il dottor Barontini- il paziente continua a restare in ventilazione assistita anche durante i trasferimenti sia intra che extraopedalieri, per indagini diagnostiche, come ad esempio la TC, : è uno strumento questo di alta qualità che sarà utile anche in futuro”.

La CPA Elettronica srl di Marta e Marco Niccolai ha dotato il reparto di Terapia Intensiva e Rianimazione di due utilissimi strumenti: un Videolaringoscopio Storz di ultima generazione utilissimo in tempo di CoViD sia per la sicurezza dei pazienti che devono essere “intubati” sia per quella degli operatori sanitari che possono ora seguire le delicate manovre senza un contatto diretto con il paziente ma seguendole a distanza sul monitor; un Ecografo GE Logic R8 che consentirà di raggiungere notevoli  progressi nelle possibilità diagnostiche e terapeutiche e quindi a vantaggio dei pazienti sottoposti a terapia intensiva. 

Un sistema di ossigenoterapia alti flussi molto prezioso per il trattamento delle gravi insufficienze respiratorie è stato donato invece dai Rotary Club Pistoia e Montecatini Terme e Pistoia-Montecatini Terme Marino Marini per assistere ancora meglio  in particolare le polmoniti CoViD: lo strumento può riuscire ad evitare il ricovero in terapia intensiva e l’eventuale procedura di "intubazione” 

In memoria Solitario Nesti, storico direttore della Next Technology Tecnotessile di Prato i dipendenti dell’azienda hanno invece organizzato una raccolta fondi per l’acquisto di  Videolaringoscopio: strumento di fondamentale importanza sia per l’assistenza alle persone con polmonite CoViD che per la gestione delle anestesie generali in sala operatoria. Con questa donazione i dipendenti dell’azienda hanno voluto ricordare il loro direttore, uomo di straordinarie competenze che è stato  un punto di riferimento per il distretto tessile pratese e una risorsa preziosissima per il settore a livello nazionale ed internazionale. Con la stessa determinazione con la quale aveva lavorato Nesti si era impegnato fin dai primi mesi della pandemia per combattere anche il COVID-19, selezionando materiali e soluzioni per permettere ad aziende toscane e non di realizzare, validare e distribuire mascherine certificate di qualità.