La TC, comunemente chiamata TAC (tomografia assiale computerizzata), è un esame diagnostico di secondo livello, che impiega un’apparecchiatura a raggi X.
Il paziente che si sottopone a questa tipologia di esame, viene fatto distendere su un lettino che si muove all’interno di una struttura ad anello aperta. L’esame è rapido, con un tempo comprensivo di preparazione ed esecuzione dell’esame che si stima intorno ai 15-20 minuti, ma che può variare a seconda delle parti del corpo da esaminare, della patologia da studiare e dalla necessità di iniettare il mezzo di contrasto.
Terminato l’esame, è possibile tranquillamente tornare alla vita quotidiana. Se è stato somministrato mezzo di contrasto, è necessario bere tanta acqua dopo l’esame per facilitare l’eliminazione del contrasto attraverso l’urina nei 2-3 giorni successivi.
In alcuni esami TC, per consentire una corretta diagnosi, è invece richiesta la somministrazione endovenosa di un farmaco (mezzo di contrasto, MDC) per un’adeguata visualizzazione e valutazione delle strutture vascolari (arterie o vene) e/o degli organi interni del corpo (fegato, reni, milza, ecc.). In questo caso, si consiglia di rimanere in Radiologia almeno 30 minuti dopo la fine dell’esame, soprattutto in caso di primo esame con utilizzo di mezzo di contrasto.
Presso il Nuovo Ospedale S.Stefano di Prato sono presenti 4 apparecchiature TC, dotate anche di intelligenza artificiale, dedicate agli utenti esterni, pazienti ricoverati presso i nostri reparti e pazienti del Pronto Soccorso.
La TC, comunemente chiamata TAC (tomografia assiale computerizzata), è un esame diagnostico di secondo livello, che impiega un’apparecchiatura a raggi X.
Il paziente che si sottopone a questa tipologia di esame, viene fatto distendere su un lettino che si muove all’interno di una struttura ad anello aperta. L’esame è rapido, con un tempo comprensivo di preparazione ed esecuzione dell’esame che si stima intorno ai 15-20 minuti, ma che può variare a seconda delle parti del corpo da esaminare, della patologia da studiare e dalla necessità di iniettare il mezzo di contrasto.
Terminato l’esame, è possibile tranquillamente tornare alla vita quotidiana. Se è stato somministrato mezzo di contrasto, è necessario bere tanta acqua dopo l’esame per facilitare l’eliminazione del contrasto attraverso l’urina nei 2-3 giorni successivi.
In alcuni esami TC, per consentire una corretta diagnosi, è invece richiesta la somministrazione endovenosa di un farmaco (mezzo di contrasto, MDC) per un’adeguata visualizzazione e valutazione delle strutture vascolari (arterie o vene) e/o degli organi interni del corpo (fegato, reni, milza, ecc.). In questo caso, si consiglia di rimanere in Radiologia almeno 30 minuti dopo la fine dell’esame, soprattutto in caso di primo esame con utilizzo di mezzo di contrasto.
Presso il Nuovo Ospedale S.Stefano di Prato sono presenti 4 apparecchiature TC, dotate anche di intelligenza artificiale, dedicate agli utenti esterni, pazienti ricoverati presso i nostri reparti e pazienti del Pronto Soccorso.
Dal momento che le radiazioni ionizzanti sono potenzialmente dannose per le cellule umane, la TC potrebbe essere controindicata (salvo emergenza) in caso di gravidanza accertata o sospetta.
Per eseguire l’esame diagnostico senza mezzo di contrasto non è necessario presentarsi a digiuno.
Nel caso invece dell’utilizzo di MDC il paziente dovrà essere digiuna/o da almeno 5 ore.
Al fine della somministrazione del MDC, il personale infermieristico provvederà, prima dell’esecuzione dell’esame TC, al posizionamento di una agocannula in una vena.
Nel caso di pazienti portatori di PowerPorth o PowerPICC, potranno essere utilizzati questi accessi venosi, previa documentazione che attesti l’idoneità al MDC, che nel caso di esami diagnostici, può richiedere una velocità di infusione superiore a quella comunemente impiegata per la somministrazione di altri farmaci (ad esempio chemioterapici).
I mezzi di contrasto iodati utilizzati per gli esami TC sono eliminati per via renale e per tale motivo è necessario che i valori di creatinina ematica e stima del filtrato glomerulare (e-GFR) siano nella norma. Questi esami ematici non dovranno essere anteriori a 1 mese dalla data di esecuzione dell’esame.
Nel caso in cui Lei sia una/un paziente diabetica/o in terapia con Metformina che presenta riduzione dei valori di funzionalità renale, dovrà sospendere il farmaco nelle 24 ore antecedenti l’esame TC, e previo controllo successivo all’esame TC della creatinina ematica e validazione da parte del medico curante, riassumere la metformina dopo 48 ore dall’esame TC.
Lo Iodio contenuto nel MDC potrebbe interferire con la funzionalità tiroidea, incrementando in maniera eccessiva, e potenzialmente molto dannosa, la produzione di ormoni tiroidei. Per tale motivo la loro somministrazione controindicata in caso di ipertiroidismo manifesto.