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Reparti

Mammografia e Ecografia Mammaria

 

MAMMOGRAFIA

 

La mammografia è un esame radiologico che utilizza raggi X e che consente uno studio molto accurato delle mammelle. L’esame viene eseguito impiegando il mammografo, un’apparecchiatura radiologica digitale. La mammella viene posizionata su un apposito sostegno e lievemente compressa. L’acquisizione delle immagini dura, per ogni proiezione, pochissimi secondi. 
Perché la mammografia sia di buona qualità, è necessario comprimere le mammelle durante l’esame e questo in alcune donne può dare un dolore passeggero. La compressione del seno è irrinunciabile per una corretta indagine.
Non è necessaria alcuna preparazione. Non si usano farmaci, né mezzi di contrasto.

È importante che la paziente, il giorno dell’esame, non si presenti con prodotti cosmetici, talco o creme sul seno.
Nel caso di presenza di protesi è necessario informare l’operatore prima dell’esecuzione dell’esame.

 

CHE COS’ È E A COSA SERVE?
La mammografia è un esame di radiologia che si basa sulla erogazione di radiazioni ionizzanti, dette comunemente Raggi x, potenzialmente dannosi per l’organismo, ma che tuttavia risultano utili, spesso indispensabili, per l’accertamento e la valutazione di eventuali patologie non altrimenti osservabili con diverse metodiche o visite specialistiche. Con la mammografia è possibile studiare molto accuratamente le mammelle. L’alta componente fibro ghiandolare (seno denso) può rappresentare una limitazione alla diagnosi. In questo caso l’iter prevede anche l’esecuzione di una ecografia mammaria.

 

QUANDO È INDICATA?
La mammografia è l’esame più importante per la diagnosi del carcinoma della mammella; nel nostro centro è attivo un programma di screening della popolazione, che funziona tramite apposito invito, inoltrato per posta alle donne dai 45 ai 74 anni di età. La mammografia diagnostica viene invece effettuata nelle donne sintomatiche, per esempio quando si riscontra un nodulo mammario o una secrezione dal capezzolo durante l’autoesame, oppure quando si osserva un’anomalia alla mammografia di screening. La mammografia diagnostica è più complessa e richiede molto più tempo rispetto alla mammografia di screening e viene utilizzata per determinare le esatte dimensioni e l’esatta localizzazione delle anomalie mammarie e per visualizzare i tessuti  circostanti e i linfonodi. 

La mammografia può essere eseguita anche a persone di sesso maschile che presentano alterazioni nodulari palpabili a livello delle ghiandole mammarie. Nelle donne in menopausa è possibile eseguire l’esame in qualsiasi momento. Nelle donne con il ciclo mestruale ancora presente può essere opportuno eseguire la mammografia nella prima metà del ciclo, dato che il seno risulta meno teso e quindi più facilmente comprimibile. Il momento temporale non condiziona comunque la diagnosi.

In questa fase inoltre è necessario escludere una eventuale gravidanza.


RISCHI E POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI
In questa struttura gli esami mediante raggi x sono eseguiti nel pieno e rigoroso rispetto della normativa specifica. Le dosi di radiazioni erogate per ogni singolo esame sono mantenute a livello minimo compatibile per una accurata diagnosi e comunque inferiori ai livelli diagnostici di riferimento stabiliti dalle vigenti direttive della Unione Europea. Il rischio radiologico è pertanto molto basso e sicuramente confortato dal beneficio diagnostico ricevuto dal paziente nella esecuzione di un esame giustificato dalla clinica.


COME SI ESEGUE?
L’esame si esegue impiegando una apparecchiatura dedicata, altamente specializzata: il mammografo. La mammella viene posizionata dal tecnico
radiologo sul piano apposito e compressa tramite un piatto in materiale plastico. La compressione del seno è irrinunciabile per la corretta esecuzione dell’esame: nel nostro centro il mammografo dispone di un sistema per l’ottimizzazione della compressione, che la rende assolutamente sopportabile.

Vengono eseguite, di base, due proiezioni per ogni mammella. Se necessario, in base alle esigenze diagnostiche del medico radiologo, possono essere eseguite, anche successivamente, altre immagini in proiezioni diverse. L’indagine dura complessivamente circa 10-15 minuti. Le immagini vengono poi rielaborate e visualizzate dal medico radiologo che procede alla loro interpretazione stilando il referto. Non vengono somministrati farmaci né utilizzato alcun mezzo di contrasto.

In alcuni casi, a descrizione del medico radiologo, in presenza di sospetta alterazione patologica onde poter effettuare una diagnosi certa, è necesarrio eseguire alcune manovre invasive a livello della mammella: a tal fine si porocedere alla Duttogalattografia per lo studio delle secrezioni o all'esame con mezzo di contrasto.

Il giorno dell'esame l’utente deve presentarsi con:

  • Tutta la documentazione medica in possesso riguardante l’organo o l’apparato in esame 
  • Tessera sanitaria

 

 

 

ECOGRAFIA MAMMARIA   

 

CHE COS’È E A COSA SERVE?
L’ecografia è un’indagine diagnostica che utilizza gli ultrasuoni, ad una frequenza non nociva per la salute. Non rappresenta l’indagine di routine per eseguire lo screening del tumore della mammella. L’Ecografia è metodica generalmente complementare alla mammografia, avendo una sensibilità inferiore, ma una specificità molto elevata: per questo motivo spesso consente una buona tipizzazione della lesione. In campo senologico infatti l’ecografia risulta utile per la diagnosi e per la caratterizzazione di buona parte della patologia nodulare mammaria. Nella donna giovane, di età inferiore ai 40 anni età, in cui non viene eseguita mammografia, l’ecografia viene eseguita come indagine di prima scelta, ed è particolarmente importante per la corretta diagnosi nelle donne con seno denso. Viene inoltre usata come guida nelle procedure interventistiche quali l’agobiopsia mammaria, lo svuotamento di cisti, il posizionamento di reperi. È opportuno inoltre eseguirla come completamento diagnostico in tutti i casi in cui sia stata evidenziata una lesione o comunque un’alterazione all’esame mammografico.     

 

COME SI ESEGUE? 

L’indagine deve essere eseguita con un’apparecchiatura ecografica dedicata e su precise indicazioni; è spesso parte integrante dell’iter di diagnostica senologica. La paziente si distende in posizione supina sul lettino da visita, con il  braccio corrispondente alla mammella da esplorare piegato sotto la testa ed il torace scoperto. Il medico che esegue l’esame versa sulla parte da esaminare un gel, che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda alla mammella. La sonda ecografica viene fatta scorrere sul seno: la mammella deve essere esplorata in tutti i suoi settori e deve sempre essere associato lo studio dei cavi ascellari per valutare la struttura di eventuali linfonodi presenti. L’immagine che si ottiene è visualizzata in tempo reale sul monitor dell’ecografo; il medico radiologo interpreta le immagini stilando poi un referto.   In taluni casi risulta necessario, dopo un esame ecografico delle mammelle, magari eseguito a completamento di una proceduta mammografica, effettuare un prelievo citologico o istologico a livello della alterazione evidenziata dal radiologo. A tal fine è possibile eseguire, sotto guida ecografica, utilizzando un comune ago da siringa, un prelievo di cellule che saranno poi strisciate su vetrino e inviate al centro addetto alle lettura al microscopio. Non è necessaria l'anestesia locale che, anzi, potrebbe compromettere la buona riuscita del prelievo. E' possibile che con questo tipo di tecnica non si ottengono sufficenti informazioni sulla natura della lesione oggetto del prelievo e, pertanto, potrebbe essere necessario procedere con un altro tipo di tecnica bioptica con anestesia locale.   

 

SCREENING MAMMOGRAFICO

In Toscana i cittadini vengono invitati a svolgere gratuitamente gli screening per il tumore della mammella,  per il tumore della cervice uterina e per il tumore del colon-retto. I programmi di screening sono definiti con l'Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica – ISPRO, presso cui si trova il Centro di riferimento regionale per la prevenzione oncologica. Tutte le aziende Usl della Toscana partecipano ai programmi di screening, con il supporto e il coordinamento di ISPRO.Per aderire ai programmi di screening è necessario e sufficiente presentarsi all'appuntamento fissato e comunicato con lettera dall'azienda usl.E' possibile aderire ai programmi di screening anche senza aver ricevuto la lettera di invito, contattando le segreterie di screening (Centro Prevenzione Oncologica "Eliana Martini", via Galcianese 93/12, Prato. Telefono: 0574 805053) Lo screening mammografico è rivolto alle donne di età 45 - 74 anni. Il test impiegato per lo screening del tumore della mammella è la mammografia, cioè una radiografia delle mammelle. L'esame mammografico di solito non è doloroso, può provocare solo un leggero fastidio dovuta alla compressione, necessaria per la buona qualità dell'esame. La mammografia non comporta rischi per la salute, dato che le dosi di radiazioni emesse sono molto basse. La Regione Toscana ha recentemente deciso di allargare la fascia di età accogliendo le donne dai 45 ai 74 anni. Questa iniziativa si realizzerà gradualmente in un periodo di circa 5 anni. Alle donne di età inferiore ai 50 anni verrà offerta la mammografia annuale, a quelle di età superiore il controllo sarà garantito ogni 2 anni. 

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