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16 nuovi medici hanno già firmato il contratto di assunzione per i reparti di emergenza urgenza

Ieri hanno firmato il contratto di assunzione sedici medici non specializzati dei quarantasette assegnati nei nove pronto soccorso dell’Azienda Usl Toscana Centro (5 entreranno in servizio al Pronto soccorso di Careggi). I restanti 31 hanno tempo per formalizzare il loro incarico fino al 31 ottobre 2019, termine ultimo per aderire al progetto di formazione-lavoro secondo quanto previsto dalla delibera regionale 590. Le prese in servizio stanno avvenendo in maniera graduale e potrebbero avere questa caratteristica anche nei prossimi mesi poiché i medici-tirocinanti

attualmente possono già ricoprire altri incarichi per cui sono nella condizione di dover gestire il passaggio secondo i tempi previsti dalla normativa contrattuale.

Domani il primo medico entrerà in servizio al pronto soccorso dell’Ospedale Santo Stefano di Prato, diretto dal dottor Simone Magazzini. Nel mese di luglio entrerà in servizio un altro giovane medico presso il pronto soccorso del San Giovanni di Dio. I medici risultati idonei alla selezione regionale hanno un’età compresa tra i 27 e i 42 anni.

"Dal Governo Monti in poi qualcuno ha deciso di tagliare le borse di studio per gli specializzandi, come si volesse dismettere il servizio pubblico o appaltarlo ai privati - spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi - Il taglio è stato confermato dai successivi governi e tuttora si vive una fase di grande incertezza. Anche le affermazioni della attuali ministra ci sembrano generiche, improntate a buona volontà, ma non in grado di aggredire fino in fondo il tema e risolverlo. In altre regioni c'è chi ha proposto di tamponare l'emergenza utilizzando medici in forza all'esercito, chi assumendo medici dalla Romania oppure richiamando in servizio chi era già in pensione".

"In Toscana – spiega l'assessore alla salute, Stefania Saccardi – abbiamo deciso di investire sui giovani". "Di fronte al fallimento dei governi nazionali sulla programmazione – chiosa Rossi - abbiamo fatto con loro un patto. Li mettiamo a lavorare per quello che sanno già fare. Così questi giovani ci aiuteranno a salvare il servizio sanitario pubblico e evitarne la privatizzazione.

I medici entreranno quindi nel sistema sanitario aziendale in modo graduale iniziando da subito un percorso formativo e di apprendimento obbligatorio di due mesi sul campo basato su un tutoraggio individuale finalizzato a guidare ciascun neoassunto nell’acquisire quelle competenze che permetteranno di affrontare al meglio la nuova esperienza lavorativa. E’ una misura straordinaria messa in atto dalla Regione Toscana per rafforzare il sistema di emergenza territoriale e a dare respiro ad un settore in sofferenza di organico.

L’Azienda Usl ha previsto una distribuzione territoriale nei nove pronto soccorso aziendali secondo le diverse esigenze di supporto per la copertura di organico: 6 medici sono destinati al Ps dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, diretto dalla dottoressa Germana Ruggiano, 6 al San Giovanni di Dio, diretto dal dottor Gianfranco Giannasi, 5 al Ps del Santa Maria Nuova diretto dal dottor Michele Lanigra, 5 all’ospedale di Borgo San Lorenzo diretto dal Roberto Vannini, 6 al San Giuseppe di Empoli, diretto da dottor Simone Vanni, 6 al San Jacopo di Pistoia, diretto dal dottor Andrea Cai e 6 all’Ospedale S.S. Cosma e Damiano di Pescia diretto dal dottor Fabio Daviddi. Infine 7 medici sono assegnati al pronto soccorso del Santo Stefano di Prato.

L’assegnazione nei pronto soccorso aziendali è stata fatta per far acquisire i necessari skill formativi. Una volta terminato il percorso formativo 2 medici dei 47 assegnati all’Azienda Usl entreranno in servizio presso i pronto soccorso dell’Ospedale Serristori e San Marcello.