Scritto da Daniela Ponticelli
Il modello dell’infermiere di famiglia e comunità (IFC) , che è già stato attivato dal 2 maggio 2019 nei Comuni di Monsummano Terme, Lamporecchio e Larciano, da questa settimana è stato esteso anche nei Comuni di Pescia, Uzzano, Buggiano e Chiesina Uzzanese. In questi Comuni sarà presente un team di dieci infermieri di famiglia, in sintesi un infermiere ogni 4.000 abitanti.
In totale adesso gli infermieri di famiglia e comunità nella Valdinievole è di 18 unità, tante quante sono le cellule geografiche predisposte, ed è prevista l’estensione completa di questa figura su tutto il territorio nel primo trimestre del 2022.
Questa nuova modalità organizzativa dell’assistenza infermieristica, anche in Valdinievole, prevede che ad ogni infermiere sia affidato un gruppo di cittadini identificato geograficamente.
Il servizio infermieristico territoriale è garantito tutti i giorni dalle ore 7 alle 19, dal lunedì alla domenica, compreso il notturno per gli utenti in carico. Ogni infermiere ha un numero di cellulare dedicato al quale le famiglie possono far riferimento per le varie necessità di cura e di assistenza durante la giornata, utile anche a far sentire le famiglie sempre in contatto con l’infermiere per qualsiasi necessità trovando subito un professionista di riferimento al quale rivolgersi, per le risposte ai bisogni assistenziali del paziente e dare così sollievo a tutta la famiglia.
Anche in Valdinievole, come negli altri territori dell'Azienda USL Tc, l’infermiere di famiglia e comunità garantisce una presa in carico personalizzata assicurando la continuità assistenziale ed una risposta pro-attiva e di prossimità: al domicilio e nel territorio dove il bisogno assistenziale si presenta.
Durante il periodo della pandemia, il servizio non è mai stato interrotto, con accessi giornalieri che hanno evitato in molti casi l’ospedalizzazione
Dichiara la dottoressa Patrizia Baldi, direttore della zona distretto Valdinievole: “la Società della Salute, promuovendo la figura dell’infermiere di famiglia e comunità, arricchisce ancora di più le modalità di risposta alla popolazione, tale figura si va ad integrare con tutti i servizi socio sanitari presenti”.
“Si tratta di una figura professionale che partendo dalla parte est della Valdinievole si sta estendendo sul restante Territorio per fornire risposte al cittadino sempre più integrate”, - ha aggiunto Alessio Torrigiani, presidente della Società della Salute della Valdinievole.
Il direttore del Dipartimento Infermieristico, dottor Paolo Zoppi sottolinea che l’assistenza infermieristica territoriale fa parte di un sistema fortemente integrato con la medicina generale per garantire risposte adeguate, appropriatezza clinico organizzative e soprattutto competenze multidisciplinari messe al servizio dei cittadini nei momenti di loro maggiore fragilità.
Particolare attenzione è stata rivolta alla costruzione della rete di relazione tra IFC/Ospedale e tutti i servizi coordinati dalla Zona Distretto e della Società della Salute, come ad esempio il percorso ACOT (Agenzia di Continuità Ospedale Territorio) per la programmazione e la presa in carico precoce dei soggetti particolarmente fragili in dimissione dai setting di degenza ospedalieri e territoriali.
Il neo costituito gruppo di Infermiere di famiglia e comunità ha alla guida l’infermiere coordinatore dottoressa Rosita Di Grado che si aggiunge quindi all’ulteriore gruppo gestito prima dalla dottoressa Emanuela Riccio e successivamente dalla dottoressa Giusy Piccolo.
“A loro – hanno evidenziato il dottor Paolo Cellini, direttore della struttura operativa complessa Infermieri area pistoiese e il dottor Fabio Pronti, dirigente professioni infermieristiche area Valdinievole - vanno i nostri ringraziamenti per aver creato dei gruppi solidi, uniformi ed efficaci nelle risposte per la popolazione della Valdinievole, infine, ma non per ultimi, a tutti gli infermieri che si stanno impegnando in questo percorso di crescita professionale e per aver dato costantemente risposte concrete in tutto il territorio in questi ultimi anni sottoposti alla pandemia che ancora richiede attenzioni e necessità di salvaguardia della salute”.