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Giani al Santo Stefano di Prato: il punto dopo l’ istituzione dell’Area Medica di accettazione

“Il modello di intervento nel Pronto Soccorso Pratese lo estenderemo anche nelle altre realtà. Grazie ad una forte collaborazione e integrazione tra il PS e le specialistiche si è creato un circuito virtuoso che assicura qualità nell’offerta del servizio.”

Foto Giani 1

Scritto da Vania Vannucchi 

Prato – Questa mattina il Presidente Giani ha visitato il Pronto Soccorso e l’Area Medica di accettazione (AMA) del Santo Stefano. Ad accoglierlo Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’ASL Toscana Centro ed una delegazione dell’ospedale: Sara Melani, direttrice del presidio ospedaliero; Giancarlo Landini Direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche dell’Azienda; Pasquale Palumbo, direttore Area dipartimentale neurologica e geriatrica oltre al Sindaco di Prato Matteo Biffoni ed al Presidente della Provincia Francesco Puggelli.

 “Nel momento in cui si è verificata una situazione di criticità dei Pronto Soccorso, segnalata anche dalla stampa e dai cittadini, mi sono reso conto che dovevamo trovare un metodo su cui lavorare e questo metodo è stato sperimentato a Prato, dove la medicina specialistica ha avuto la capacità di assorbire gli afflussi e le problematiche dei pronto soccorso – ha detto il Presidente Giani – E’ stato un grande lavoro, svolto molto bene dalla Direzione dell’ASL. Si è creato un circuito virtuoso di collaborazione ed un modello, partito a Prato, che ha permesso di attenuare le attese e migliorare le situazioni di difficoltà che si verificano anche negli altri pronto soccorso della Toscana. Ho voluto verificare come il “modello Prato” ha funzionato e continua a funzionare attraverso un dialogo all’interno dell’ospedale tra la struttura di emergenza e quella di cura nei reparti specialistici, in particolare della medicina ma anche di altri reparti. Più accessi del Pronto Soccorso vengono assorbiti e più cresce la disponibilità a far fronte alle esigenze costanti. ”

A Prato i risultati e gli effetti sono stati positivi dopo l’istituzione dell’Area di Accettazione Medica nel Pronto Soccorso del Santo Stefano. Si è trattato di un piano di riorganizzazione, avviato dallo scorso giugno e potenziato ad agosto, che ha permesso di ottimizzare la presa in carico precoce dei pazienti in arrivo al Pronto Soccorso con problematiche di natura internistica o medico specialistica non chirurgica e che si aggiunge a percorsi attivi di presa in carico chirurgica e ortopedica. L’esperienza dell’AMA, partendo da indicazioni Regionali, nasce nell’Azienda USL Toscana Centro proprio nel Presidio Ospedaliero Pratese ed è poi stata implementata negli altri nosocomi. Ha consentito di poter affrontare la criticità, comune a tutto l’ambito nazionale, legata alla carenza organica di medici in Pronto Soccorso, anticipando la presa in carico da parte del dipartimento specialistiche mediche e quindi l’inizio dell’iter diagnostico-terapeutico proprio della fase di ricovero del paziente, migliorando l’appropriatezza dell’uso delle risorse mediche ed infermieristiche del DEA che risultano ancor più strettamente dedicate al percorso emergenza-urgenza.

Abbiamo cercato, in un momento molto delicato – ha detto il direttore Morello – di rinnovare la nostra missione, riposizionandoci e collaborando. E’ una esperienza positiva e i dati lo dimostrano: ogni giorno le dimissioni che vengono effettuate 7 giorni su 7, superano le 20 unità

Questi i dati:.

Dal 1° giugno al 31 ottobre 2022 sono stati 3.998 i pazienti che hanno fatto accesso in AMA (15% degli accessi adulti registrati nello stesso periodo nel Pronto Soccorso). Con una media di 22,1 uscite giornaliere di pazienti da AMA a cui si sommano le ulteriori 4,5 posti letto medici giornalieri in media direttamente resi disponibili per il Pronto Soccorso.

Un grande lavoro di squadra - commenta Sara Melani - che ha consentito di ottenere importanti risultati nel periodo estivo trascorso. Quale garante dell’intero processo, ritengo ancora più importante in questa fase delicata far sì che sia effettuata una gestione sinergica dell’intero flusso dei pazienti con il coordinamento ed il coinvolgimento di tutte le professionalità e dei vari dipartimenti. I risultati raggiunti nel periodo trascorso sono molto positivi, stiamo comunque monitorando l’andamento dell’afflusso in pronto soccorso in considerazione del periodo autunno inverno e abbiamo già apportato ulteriori azioni riorganizzative negli ultimi giorni che potranno essere se necessario ulteriormente implementate insieme ad una integrazione di personale medico, di cui abbiamo già avuto l’avallo da parte della Regione. Ringrazio tutto il personale ed i direttori per l’importante lavoro svolto.

 "Come Direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche dell’Azienda - dichiara Giancarlo Landini, sono molto soddisfatto del lavoro svolto dall'Area Medica dell' Ospedale Santo Stefano. Tutte le specialità si sono impegnate per ottimizzare l'attività ed aiutare il pronto soccorso che si trova in cronica carenza di personale medico. Si è ridotto di 2 giorni la degenza media da 9 a 7 giorni facendo un lavoro multidisciplinare ed interprofessionale con il personale infermieristico e l'agenzia ACOT del territorio. Inoltre le dimissioni sono state distribuite 7 giorni su 7 (quindi compreso i festivi) e questo ha aiutato molto a ridurre il sovraffollamento del DEA. E' stata istituita l' Area Medica di Ammissione (seguendo le indicazioni regionali) di 36 posti letto gestita dalla Medicina Interna. Questa presa in carico precoce del paziente internistico permette di ridurre tutti i giorni il boarding del DEA. Dall'AMA i pazienti non vengono tutti ricoverati ma almeno il 20% è dimesso riducendo cosi la necessità di posti letto in reparto. Non posso altro che ringraziare tutti i Direttori e Dirigenti Medici dell'Area che hanno risposto alla emergenza con abnegazione ed efficienza come già avevano fatto durante le ondate Covid" 

E’ in atto una lavoro molto costruttivo – aggiunge Pasquale Palumbo - tra l’Area neurologico-geriatrica che rappresento, la direzione sanitaria di presidio e il pronto soccorso per ottimizzare la gestione dei pazienti che afferisco all’ospedale attraverso persorsi dedicati e l’utilizzo dei day service e di una presa in carico precoce.

Al termine della visita il Presidente ha voluto ringraziare i rappresentanti delle Istituzioni cittadine intervenuti. “La loro presenza, ha detto – dimostra sensibilità e attenzione verso ciò che avviene nel mondo della sanità ed in modo specifico verso l’ospedale. Mi sento molto legato ed affezionato al presidio pratese. Durante la pandemia Covid sono stato molto presente. Nel clima drammatico di allora e proprio a Prato sono stati effettuati interventi edilizi per prevedere un aumento dei posti letto. Su Prato attraverso l'emanazione di una ordinanza furono realizzate le due “Ali “ del Santo Stefano che hanno incrementato di 40 i posti letto con una destinazione di emergenza, oltre alla ristrutturazione del Creaf che ci consentì di avere per tutta l’Area dell’ASL Tc una camera di compensazione per le persone Covid positive con 190 posti letto oltre all’area dedicata alle vaccinazioni.”