Nessuna interruzione di servizi. Mari: “Momento estremamente concreto per un intervento che viene da lontano”
Scritto da Paola Baroni, martedì 23 aprile 2024
Empoli – E’ partita la riqualificazione della Casa di Comunità nell’attuale presidio socio sanitario a Santa Croce sull’Arno (via Mainardi, 2) di proprietà dell’Azienda Usl Toscana Centro. La nuova struttura sanitaria è destinata ad ospitare una Casa di Comunità Spoke così come definita dal DM 77 del Ministero della Salute e rispetterà i requisiti per il conseguimento a livello regionale dell’accreditamento previsto per le strutture sanitarie.
All’apertura dei lavori insieme al Presidente della Regione Toscana e al Direttore generale della Asl Toscana centro, Ing. Valerio Mari, c’erano questa mattina il Sindaco del Comune di Santa Croce, il Direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Franco Doni, la Direttrice dell’ospedale San Giuseppe, Silvia Guarducci, la Responsabile AFT Castel Franco di Sotto - Santa Croce sull'Arno, Silvia Ghisu e la Referente AFT Specialisti Ambulatoriali Area Empolese Valdarno Valdelsa, Caterina Perra.
L’intervento sulla struttura costituta da tre fabbricati di superficie complessiva di 780 mq, prevede la riqualificazione funzionale dei fabbricati attualmente utilizzati per le attività distrettuali. Inoltre è prevista anche la ristrutturazione del fabbricato di recente acquisizione attualmente non utilizzato.
Secondo il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità, anche la Casa della Comunità inaugurata questa mattina si prepara a diventare il luogo fisico di riferimento per la comunità di Santa Croce sull’Arno, di facile individuazione e accessibile per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e trovare risposta a un proprio bisogno di salute. Nella Casa di Comunità di Santa Croce troveranno spazio 7 ambulatori della Medicina generale.
Proprio sui medici della medicina generale, presenti numerosi questa mattina quelli di Santa Croce, si è soffermato il Presidente ricordando il valore della loro attività in forma associata all’interno del sistema Casa di Comunità. Sull’importanza di trovare in un unico luogo i medici di famiglia, ha insistito anche il sindaco, sottolineando la presenza nella Casa di Comunità di Santa Croce anche degli ambulatori specialistici, dei programmi di screening e vaccinazioni ma anche del punto prelievi, di un consultorio per i giovani, della telemedicina, nell’ottica di rafforzare la sanità territoriale.
“Questo è un intervento che viene da lontano – ha dichiarato il Direttore Mari - già nel 2015 si parlava della volontà di poter rappresentare meglio un servizio territoriale che esisteva e funzionava bene ma su cui si sentiva il bisogno di trovare maggior sinergia, prima nella trasformazione in Casa della Salute e adesso in Casa di Comunità. Ci siamo arrivati e sono contento di questo momento estremamente concreto per il quale, da un lato la lungimiranza della Regione Toscana e dall’altro la capacità del sindaco di mantenere alta l’attenzione su questo obiettivo, hanno fatto la differenza”.
La riqualificazione del presidio socio sanitario sarà realizzata nell’ambito dei termini e dei requisiti imposti dal PNRR e prevede una distribuzione degli spazi che contempli sia le funzioni sanitarie che amministrative di presidio, il punto prelievi e gli ambulatori infermieristici, gli ambulatori dei pediatri e delle attività specialistiche. All’interno dell’edificio troveranno spazio anche i Servizi Sociali e gli ambulatori dei medici di medicina generale.
Per il momento non sono previste interruzioni di servizi presso il presidio. Sul lungo periodo, qualora si dovesse rendere necessario, l’edificio che è al momento inutilizzato e che si trova in prossimità degli altri due fabbricati, potrà rendersi disponibile come struttura di supporto.
La durata dei lavori che sono già stati consegnati all’impresa esecutrice, è prevista in 18 mesi.
Il quadro economico dell’intervento è di Euro 2.400.000,00 di cui Euro 1.000.000,00 per lavori e Euro 1.400.000,00 per somme a disposizione.
L’intervento è così finanziato: Euro 500.000,00 fondo PNRR, Euro 1.172.572,21 con fondo Regionale complementare, Euro 427.427,79 con altri fondi regionali ed Euro 300.000,00 con fondo opere indifferibili.