Il dottor Feroci, direttore della Chirurgia Generale di Pescia, è il nuovo coordinatore regionale della Toscana dell’associazione chirurghi ospedalieri italiani (ACOI). Michelagnoli: “si ribadisce la centralità della chirurgia di questo ospedale nella rete del dipartimento chirurgico dell'azienda”
Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 12 luglio 2024
Pescia – Il dottor Francesco Feroci, direttore della struttura operativa complessa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Pescia, è stato nominato coordinatore regionale della Toscana, per il triennio 2024-2027, dell’associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi).
Fanno parte dell’associazione ACOI oltre 500 chirurghi toscani. Dal suo Statuto ha come finalità la valorizzazione dell’attività chirurgica nelle strutture ospedaliere e nelle istituzioni sanitarie Italiane, la difesa degli interessi morali, culturali, normativi ed economici della categoria, la promozione e sviluppo della attività scientifica, di ricerca, di aggiornamento professionale e di formazione permanente degli associati anche attraverso la determinazione di programmi annuali di Educazione Medica Continua realizzati in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni, le Aziende Sanitarie e gli altri organismi e istituzioni sanitarie pubbliche. Inoltre, tra gli scopi è prevista anche l’elaborazione di linee guida e protocolli e la promozione di trials di studio in materia chirurgica anche attraverso la collaborazione con tutte le realtà istituzionali nell’attività di studio e di ricerca scientifica in ambito sanitario.
Il dottor Feroci dirige la Chirurgia Generale dell’Ospedale S.S. Cosma e Damiano dal settembre 2022.
Ha dichiarato il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche, dottor Stefano Michelagnoli: “è per me fonte di vanto avere dei direttori di chirurgia che vengono apprezzati per le loro doti tecniche e manageriali oltre i confini dei nostri ospedali. Questo riconoscimento valorizza il lavoro del Dr Feroci ma anche di tutto il gruppo da lui coordinato e ribadisce la centralità della chirurgia dell'ospedale di Pescia nella rete del dipartimento chirurgico dell'azienda”.
Feroci ad un anno dalla specializzazione, e dopo aver effettuato un periodo di perfezionamento al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, nel 2011, era già al lavoro nella ex USL 4 di Prato al Misericordia e Dolce, allora sempre presidio ospedaliero; nell’anno successivo si trasferisce nel Veneto dove nell’ospedale Civile di Monselice (Pd) diventa dirigente medico di ruolo e svolge attività di chirurgia di elezione e d’urgenza in tutti gli ambiti, acquisendo esperienza nella chirurgia laparoscopica e nelle procedure endoscopiche, anche in combinazione tra esse.
Nel 2013 torna a Prato con un contratto a tempo indeterminato, prima all’ospedale Misericordia e Dolce e poi al Santo Stefano; in questi nove anni Feroci ha potuto acquisire ulteriori competenze tecniche e cliniche in chirurgia oncologica dell’apparato digerente (stomaco, colon retto). L’iter di maturazione è passato attraverso il trattamento in prima persona di patologie benigne e di patologie oncologiche, sia in regime di elezione che di emergenza/urgenza.
Attualmente possiede un’esperienza in chirurgia laparoscopica avanzata, oltre che in chirurgia open. Ha al suo attivo una casistica di oltre 4.000 interventi.
Fino al 2022 Feroci ha ricoperto nell’ospedale di Prato l’incarico come referente della Chirurgia Endocrina, e grazie a tale attività, svolta anche con procedure innovative, il Santo Stefano è Centro di riferimento in chirurgia della tiroide.
Parallelamente all’attività clinica Feroci ha implementato la propria produzione scientifica con numerose pubblicazioni su riviste internazionali, partecipando anche a studi multicentrici nazionali ed internazionali. L’attuale H-Index è 18. Per tale attività, unitamente al possesso di altri criteri, ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore associato.
nella foto al centro il dottor Feroci con il suo team chirurgico e infermieristico