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Donato un esoscopio 3D all’ospedale di Prato: un salto di qualità nella chirurgia dei tumori testa-collo

Scritto da Valentina Scarponi, martedì 28 ottobre 2025

Prato – Una nuova, importante innovazione tecnologica è entrata nella sala operatoria dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Si tratta di un esoscopio 3D di ultima generazione, acquistato grazie al generoso lascito testamentario del signor Paolo Poli, da sempre vicino all’ospedale, e alla donazione di ex dipendenti della Cari Prato (oggi Cassa di Risparmio di Prato) che hanno deciso di sostenere l’ospedale grazie a un fondo mutualistico devoluto interamente in opere di bene.

L’apparecchiatura rappresenta un passo avanti decisivo nella chirurgia delle neoplasie maligne del distretto testa-collo, permettendo agli specialisti di operare con una visione tridimensionale ad altissima definizione. L’esoscopio consente, infatti, al chirurgo di “entrare” virtualmente nel campo operatorio, aumentando la precisione sia nella fase di resezione tumorale sia nella definizione dei margini oncologici.

Questa mattina, nella sala Cembalo dell’ospedale Santo Stefano, si è svolta la cerimonia di donazione a cui hanno preso parte l’esecutore testamentario del lascito Poli insieme a un amico d’infanzia del signor Poli, alcuni rappresentanti degli ex dipendenti, la direttrice di presidio Maria Teresa Mechi, il direttore della SOC Otorinolaringoiatria 1 Antonio Sarno e la sua equipe.

L’esoscopio 3D viene impiegato, in particolare, nella microchirurgia trans-orale della laringe e delle corde vocali, nella microchirurgia vascolare per ricostruzioni complesse del cavo orale e del distretto cervico-facciale, e nella chirurgia endoscopica dei seni paranasali, garantendo risultati chirurgici e funzionali sempre più avanzati.

“Queste donazioni sottolineano ancora una volta la grande sinergia con la comunità – sottolinea la dott.ssa Mechi – una vicinanza che si esprime nella generosità di cittadini e associazioni che continuano a credere e investire nel nostro ospedale e rappresentano un segno concreto di fiducia e partecipazione verso la sanità pubblica. Grazie a questo gesto, possiamo dotare il nostro presidio di una tecnologia di altissimo livello, un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e comunità possa tradursi in benefici reali per i pazienti e per tutto il territorio”.

“Ringrazio per questa importante donazione a beneficio di tutti i pazienti – sottolinea il dottor Sarno –Questo prezioso gesto dimostra profonda attenzione e sensibilità non solo al nostro ospedale, ma anche a tutta la comunità. Oltre al miglioramento clinico, l’esoscopio 3D offre, inoltre, un grande vantaggio nella didattica e nella formazione dei giovani chirurghi. Grazie alla visione condivisa in sala, l’intero team operatorio e gli specializzandi possono seguire in tempo reale ogni dettaglio dell’intervento, facilitando l’apprendimento pratico”.

Un passaggio importante per la Struttura, che è in rete formativa con la Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria dell’Università di Pavia (come l’Istituto Europeo Oncologico e gli Ospedali Riuniti di Bergamo) e che accoglie per il training tanti giovani chirurghi in formazione. La SOC di Otorinolaringoiatria 1 svolge attività in sette ospedali dell’Asl Toscana centro e venti sedi ambulatoriali nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Il Santo Stefano, hub aziendale per la chirurgia avanzata del distretto testa-collo, esegue ogni anno oltre 500 interventi di chirurgia oncologica o complessa. 

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