La transizione informatica coinvolge tutte le sedi aziendali con possibili rallentamenti nell'accettazione. L’Azienda invita i cittadini a mantenere la propria disponibilità alla donazione, fondamentale per garantire cure e interventi
Scritto da Andrea Bazzoni, 21 novembre 2025
FIRENZE – Il cambio del sistema informatico entra nelle strutture trasfusionali dell’AUSL Toscana centro. Un passaggio tecnico che riguarda tutti i centri aziendali – ma anche regionali – e che consentirà una gestione più veloce dei dati dei donatori, con notevoli vantaggi nell'operabilità da parte del personale dei centri trasfusionali. In queste prima fasi potrebbero, però, registrarsi alcuni rallentamenti nelle fasi di accettazione dei donatori.
La migrazione è partita il 18 ottobre scorso dal Centro trasfusionale di Prato. Ora il percorso continua: dal 22 al 23 novembre negli ospedali dell’area fiorentina (Mugello, Serristori, Santa Maria Annunziata, San Giovanni di Dio, Santa Maria Nuova) e Pistoiese (San Jacopo, Santi Cosma e Damiano, Lorenzo Pacini), e dal 23 al 24 in quelli dell’Empolese (San Giuseppe, Santa Verdiana e San Pietro Igneo).
Le attività sono state organizzate per ridurre al minimo l’impatto sugli ospedali e sui donatori. Il personale delle strutture trasfusionali, con Estar e il supporto di Engineering, ha lavorato per gestire un cambiamento complesso che coinvolge sedi diverse e flussi di lavoro delicati. L’avvio del nuovo gestionale ha richiesto infatti una lunga preparazione con la collaborazione dei reparti ospedalieri per evitare disservizi alle attività e diverse settimane di preparazione per l’evento specifico di avvio. Nei primi giorni, tuttavia, il sistema potrà essere più lento del previsto, soprattutto nelle procedure particolari.
Accanto agli operatori, un ruolo centrale ce l’hanno le persone che ogni giorno assicurano la disponibilità di sangue per i pazienti: i donatori. Ed è a loro che, in particolare, si rivolge dottor Franco Vocioni, direttore del Dipartimento della Medicina di laboratorio e responsabile dei Servizi trasfusionali aziendali, per informarli di questa fase di transizione.
«Stiamo introducendo un nuovo gestionale informatico – afferma dottor Franco Vocioni – che ci permetterà, a breve, di lavorare con maggiore efficienza e sicurezza. Come ogni cambiamento richiede un periodo di adattamento, per noi e, inevitabilmente, anche per i nostri donatori. I tempi d’attesa potrebbero essere leggermente più lunghi. Per questo motivo chiediamo collaborazione e comprensione: stiamo facendo il possibile per mantenere il servizio in continuità. Mentre noi impariamo un programma nuovo, i nostri donatori potranno comunque continuare a donare».
La donazione di sangue resta un gesto decisivo per garantire terapie, interventi chirurgici e risposte rapide nelle urgenze. Serve una disponibilità costante e la donazione periodica è la condizione che permette di assicurarla. Donare è anche un’occasione importantissima di prevenzione, grazie agli esami ematochimici e alle visite mediche che consentono al donatore di tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
Il nuovo sistema diventerà presto routine. La necessità di sangue, invece, non cambia. E continua a dipendere dalla scelta delle persone che entrano nei centri trasfusionali per compiere un gesto semplice, concreto e indispensabile per molti pazienti.

