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Prato, all’Hospice nasce “Voce e Presenza”: un nuovo progetto di Comunicazione Aumentativa e Alternativa per migliorare l’esperienza di cura

Scritto da Valentina Scarponi

Prato - All’Hospice di Prato “Il Fiore di Primavera” dell’Asl Toscana centro prende il via “Voce e Presenza”, un innovativo progetto dedicato ai pazienti che, a causa della malattia, vivono difficoltà nella comunicazione. L’iniziativa nasce dall’intuizione e dall’esperienza di Claudia Lilli, coordinatrice infermieristica, e Chiara Orlando, operatrice socio-sanitaria, che hanno promosso e facilitato la collaborazione tra l’équipe delle Cure Palliative – diretta dalla Dott.ssa Sabrina Pientini – e i professionisti della riabilitazione, logopedisti e fisioterapisti coordinati da Barbara Lucchesi.


L’obiettivo è offrire strumenti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) capaci di restituire voce, relazione e partecipazione alle persone ricoverate in Hospice, valorizzando la dimensione comunicativa anche nelle fasi più delicate del percorso. Il progetto vede il coinvolgimento dei Dipartimenti di Assistenza Infermieristica e Ostetrica e delle Professioni tecnico sanitarie e dell’UFC Coordinamento aziendale Cure Palliative dell’Asl Toscana centro.
“Nel contesto dell’Hospice, dove molti pazienti affrontano limitazioni motorie o la perdita della capacità verbale - sottolinea la direttrice SOC Assistenza Infermieristica Prato, Monica Chiti - la CAA può diventare uno strumento prezioso per sostenere il contatto con i familiari e con l’équipe, permettendo di esprimere bisogni ed emozioni che riguardano la sfera fisica, psichica e spirituale”.
Il coinvolgimento strutturato del logopedista e del fisioterapista all’interno dell’équipe di cure palliative composta da infermieri, OSS, medico palliativista e psicologo, ha lo scopo di facilitare la relazione tra i pazienti, i loro familiari o caregiver e il personale assistenziale.
“Il progetto prevede sia la creazione di kit personalizzati come tabelle simboliche, supporti digitali e materiali visivi – spiega Elisa Buonandi, dirigente SOC Attività di Riabilitazione Funzionale - che un percorso formativo rivolto ai professionisti sanitari e ai familiari, per rendere la comunicazione più immediata, efficace ed empatica”.
“Durante i 3–6 mesi di sperimentazione – evidenzia la direttrice Cure Palliative e Hospice Prato Pistoia, Sabrina Pientini - l’équipe monitorerà l’impatto degli strumenti di CAA sulla qualità di vita dei pazienti e sul benessere emotivo dei loro cari, con l’obiettivo di strutturare un modello organizzativo e assistenziale replicabile in altri Hospice del territorio”.
Il progetto si articola in diverse fasi: dalla costruzione dei materiali per la dotazione degli strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa alla condivisione e formazione di tutta l’équipe, fino all’addestramento “sul campo” e “sul caso” da parte di logopedista e fisioterapista, per garantire il miglior adattamento e la massima fruibilità degli strumenti. È inoltre previsto un monitoraggio del grado di mobilità, relazionalità ed espressione emotiva del paziente, attraverso osservazioni dirette e report degli operatori. Ai familiari verrà infine consegnato un kit di comunicazione semplice e personalizzato entro 48 ore dall’ingresso del paziente in Hospice e saranno organizzati brevi incontri informativi entro i primi tre giorni, per favorire una corretta comprensione e un utilizzo efficace degli strumenti comunicativi.
“Voce e Presenza” conferma l’impegno di tutte le professioni coinvolte nel porre al centro la relazione di cura, valorizzando il contributo multidisciplinare e offrendo anche alle famiglie nuove possibilità di espressione e contatto umano.
L’intera equipe desidera rivolgere un sincero ringraziamento ai pazienti che ha avuto il privilegio di incontrare fino ad oggi. Le loro storie, i loro silenzi, i loro gesti e le loro espressioni hanno portato a riflettere sull’importanza di una comunicazione autentica, accessibile e rispettosa, anche e soprattutto nei momenti di maggiore fragilità. È grazie a loro se è nato il desiderio di sviluppare un progetto dedicato alla Comunicazione Aumentativa in Hospice: uno strumento per dare voce e ascolto a ogni persona.