Scritto da Elena Cinelli
Due giorni di confronto scientifico tra professionisti sanitari al Congresso Nazionale “Highlights e interattività in pediatria” previsto domani, venerdì 20 e sabato 21 gennaio al Grand Hotel Mediterraneo a Firenze. Saranno presenti oltre 260 pediatri, con relatori tra i massimi esperti del settore, provenienti da tutta Italia.
L’evento, coordinato dal punto di vista scientifico dal dottor Roberto Bernardini, Direttore Pediatria Ospedale San Giuseppe di Empoli, ha ottenuto il patrocinio delle Società Scientifiche Nazionali tra le più rappresentative e importanti in ambito pediatrico e neonatale oltre che della Federazione Italiana Medici Pediatri, dell’Ordine Provinciale dei Medici e Chirurghi e Odontoiatri di Firenze e Provincia, Associazione Ospedali Pediatrici Italiani, Azienda Usl Toscana Centro, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.
Tra gli argomenti trattati vi sono aspetti di immunologia, allergologia, endocrinologia, reumatologia, neonatologia, bronco pneumologia, gastroenterologia, epatologia, alimentazione con puntualizzazioni sulla diagnostica molecolare, cronicità, malattie rare, nutraceutici, terapie innovative per le dermatite atopica, fino alla novità sulla terapia dell’asma bronchiale e sulla terapia personalizzata, oltre ad argomenti legati alle infezioni ed in particolare a quelle da Virus Respiratorio Sinciziale facendo il punto sulle ultime novità terapeutiche.
“Siamo alla nona edizione di questo Congresso nazionale che prevede momenti di approfondimento, di discussione e di confronto. Il tutto finalizzato ad una ulteriore crescita scientifica e culturale dei partecipanti con l’opportunità di poter chiarire al meglio aspetti della Pediatria generale e specialistica e le ultime novità del settore- afferma il dottor Bernardini- Momento anche di incontro per cimentare ancor di più rapporti di collaborazione tra i vari specialisti e tutto questo con il fine di migliorare sempre di più le conoscenze da mettere al servizio per la diagnosi e le cura delle patologie che colpiscono i piccoli pazienti in questa epoca della loro vita”