L’intervento di chirurgia digestiva laparoscopica eseguito dall’equipe di Marco Scatizzi “Le nostre tecniche mininvasive apprezzate nel mondo”
Con una diretta live specialisti e chirurghi di 15 paesi del mondo, oltre che dell’Italia, hanno assistito in streaming a un intervento di chirurgia digestiva eseguito venerdì scorso al Santa Maria Annunziata dall’equipe di Marco Scatizzi, direttore della struttura operativa complessa di Chirurgia Generale dell’ospedale.
L’intervento chirurgico laparoscopico, eseguito per un particolare caso di diverticolo duodenale, è stato seguito contemporaneamente da chirurghi di tutto il mondo oltre che italiani. Inoltre un gruppo di cinque specializzandi e altrettanti laureandi, grazie a un sistema video integrato con la sala operatoria, ha seguito la diretta dalla nuova Sala Convegni dell’Annunziata. L’obiettivo è diffondere le tecniche mininvasive in chirurgia digestiva e interagire con i migliori chirurghi italiani e internazionali, scambiandosi esperienze e dettagli tecnici innovativi. Inoltre gli specializzandi e i giovani chirurghi, traggono un grande vantaggio formativo dalla “live surgery”.
Per il 6° anno consecutivo, la trasmissione dell’intervento chirurgico che si tiene nell’ambito del 34° Congresso internazionale di Chirurgia Digestiva, ha avuto come scenario le sale operatorie dell’Annunziata.
“La diretta – ha commentato il dottor Scatizzi al temine dell’intervento – ha permesso in Italia e in altri 15 paesi nel mondo di apprezzare la nostra chirurgia. Durante l’intervento, abbiamo utilizzato anche il supporto di coloranti vitali che hanno dato la possibilità di visualizzare meglio la vascolarizzazione dei visceri”.
L’equipe guidata dal direttore della Chirurgia Generale, era costituita oltre che da Marco Scatizzi, dai chirurghi Romana Martha Laessig e Giovanni Braccini, dall’anestesista Vittorio Pavoni, direttore della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione Firenze II e da 3 infermieri di sala operatoria, Francesco Valiani, Elisabetta Gianassi e Carlo Romano.
Domande sono arrivate dalla Cina, dall’Australia, dall’Europa e da chirurghi di altri paesi nel mondo. Grazie al dott. Gian Matteo Paroli, in qualità di discussant, le domande venivano girate all’equipe impegnata nell’intervento.
“I dettagli dell’operazione sono stati discussi in un confronto diretto con chi operava e attraverso una visione in 4K. Questo – conclude Scatizzi – significa diffondere conoscenza ed è fonte di aggiornamento professionale serio e qualificato”.